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100 | MARIO RAPISARDI |
favorito, come vergognosamente avviene in Italia, la pace dei popoli è un sogno, i congressi per la pace una irrisione, le conferenze dell’Aja, promosse da un manigoldo, un insulto! Finchè ci saranno papi ed imperatori, che vivono d’inganni e di violenze e di sangue, non isperino mai i popoli il regno della giustizia, della pace, della fratellanza del genere umano.
O misero ingannato ignaro armento,
Tradito sempre e ravveduto mai,
Dopo tanti dì mali esperimento,
Ch’essi son tuoi nemici ancor non sai?
Ch’ogni loro promessa è un tradimento?
Che in te stesso e in te solo a fidar hai?
E, in chi ti opprime e tuo campion si vanta,
Sol patto è l’ira e la vendetta è santa?
XXV. 1
18 ottobre 1909.
Commemorazioni, proteste, comizi... Accademie, fiammate di paglia, pannicelli caldi.
A chi ci getta in faccia il cadavere di Francisco Ferrer, colpevole di aver pensato e scritto liberamente, non si dovrebbe dall’Italia rispondere altrimenti che promovendo un’agitazione estesa, intensa, incessante per costringere il governo a rimettere in vigore ed applicare inesorabilmente la legge su le corporazioni religiose, da
- ↑ Per il Congresso Laziale del Libero Pensiero.