Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/978

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[p. 311 modifica] cosa contraria alla dignità e alla maraviglia dell’imitazione e che confonde la imitazione del poeta o dell’artefice colla misera imitazione delle balie, de’ mimi, de’ ciarlatani, delle scimie e con quella imitazione che si fa tutto giorno o con parole o con gesti o con lavori triviali di mano, senza che alcuno si avvisi di maravigliarsene o di crederla opera del genio e divina (23 aprile 1821).


*    Oggi non può scegliere il cammino della virtú se non il pazzo, o il timido e vile, o il debole e misero (23 aprile 1821).


*    Per l’invenzione della polvere l’energia che prima avevano gli uomini si trasportò alle macchine e si trasformarono in macchine gli uomini, cosicché ella ha cangiato essenzialmente il modo di guerreggiare. Biblioteca Italiana t. V, pag. 31. Prospetto storico-filosofico ec., del conte Emanuele Bava di S. Paolo, 2.a ed., ult. estratto (23 aprile 1821). [p. 312 modifica]


*    Alla pag. 975. Una lingua timidissima non è buono né perfetto strumento a gustare una lingua coraggiosa ed ardita, a gustare gli ardimenti e il coraggio; né una lingua tutta regola e matematica ed esattezza e ragione, a gustare una lingua naturalmente e felicemente irregolare (come sono tutte le antiche, orientali come occidentali), una lingua regolata dalla immaginazione ec.; né una lingua che non ha, si può dire, nessuna proprietà quanto ai modi ec. (οὑδέν τι ἴδιον) a gustare le proprietà