Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/729

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[p. 154 modifica] altri, anche ne’ poeti piú riputati, che questo non è vero. Se anche gli stranieri l’affermano, o s’ingannano, come in cose lontane e come il lontano suol parere bellissimo o notabilissimo, ovvero intendono solamente di parlare in proporzione degli altri popoli non mai né assolutamente né in comparazione degli antichi, perché anche l’immaginativa italiana, in vigore dell’andamento universale delle cose umane, è illanguidita e spossata in maniera, che per quel che spetta al creare non ha quasi piú se non quella disposizione che gli deriva dalla volontà e dal comando dell’uomo, non da sua propria ed intrinseca virtú ed inclinazione.

Ma la vera causa per cui gl’italiani, a differenza di tutti gli altri, non conoscono oggidí altra poesia che la immaginativa, e della sentimentale sono affatto digiuni, ve la dirò io. In quest’ozio, in