Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/716

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[p. 147 modifica] tutta intera simultaneamente. Cosí sarebbe anche la somma gioia.


     Ma bisogna osservare che di rado avviene che la gioia, ancorché grande e straordinaria, ci renda attoniti e quasi senza senso, e che la sua grandezza ne renda impossibile il pieno e distinto sentimento. Questo ci accadeva forse e senza forse da fanciulli e sarà pure senza fallo avvenuto negli uomini primitivi; ma oggidí per poco che l’uomo abbia di esperienza e di cognizione, è ben difficile che sia suscettibile di una gioia, la quale sia tanta da non poter essere contenuta pienamente nell’animo suo, e da ridondare. Bensí egli è suscettibilissimo (almeno il piú degli uomini) di un tal dolore. Ma la somma gioia dell’uomo di oggidí è sempre o certo ordinariamente tale che l’animo n’è capacissimo, e questo, non ostante ch’egli vi debba necessariamente esser poco assuefatto; laddove quanto al dolore o a qualunque [p. 148 modifica]passione dispiacevole, non è cosí. Ma il fatto