Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/641

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[p. 108 modifica] perché le parole son fatte per le cose: a quella tal cosa corrisponde quella tal parola; altre parole, ancorché molte, non corrispondono. Sussiste la cosa, sussiste l’idea, sussiste la maniera di significarla e definirla, ma quella maniera, quel mezzo e non altro.


*    Ogni volta che qualunque disciplina o cognizione, o speculazione umana, ma specialmente la filosofia e la metafisica che considera i principii e gli elementi delle cose, i quali poco o nulla cadono nel sermone e nell’uso comune, le intimità, i secreti, le parti delle cose rimote e segregate dai sensi e dal pensiero dei piú; ogni volta, dico, che questa ha ricevuto qualche incremento o preso qualche nuovo sentiero o cercata o trovata qualche novità, è stata necessaria, ed effettivamente adoperata la novità delle parole in qualunque lingua. Lascio la latina, che prima di Lucrezio e Cicerone era affatto impotente nelle materie filosofiche, e che tuttavolta aveva, come abbiamo noi nella francese, il sussidio e la miniera di una lingua sorella, ricchissima in questo genere, come negli altri. La novità della filosofia di Platone, domandava la novità delle parole in quella medesima