Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/614

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*    Ἃ τοῖς παισὶ τοῖς ἑαυτοῦ ἂν συμβουλεύσιεας, τούτοις αὐτὸς ἐμμένειν ἀξίου. Isocrate, πρὸς Νικόκλεα περὶ Bασιλείας λόγος. Detto convenientissimo a quasi tutti i padri, le madri e gli educatori de’ nostri tempi (5 febbraio 1821).


*    È cosa notabile come l’uomo sommamente sventurato o scoraggito della vita, e deposta già e complorata [p. 93 modifica]la speranza della propria felicità, ma non perciò ridotto a quella disperazione che non si acquieta se non colla morte, naturalmente e senza veruno sforzo sia portato a servire e beneficar gli altri, anche quelli che o gli sono del tutto indifferenti, o anche odiosi. E non già per vigore di eroismo, ché l’uomo in tale stato non è capace di nessun vigore d’animo; ma in certo modo, come non avendo piú interesse né speranza per te, trasporti l’interesse e la speranza agli affari altrui, e cosí cerchi di riempiere l’animo tuo, di occuparlo e di rendergli i due sopraddetti sentimenti, cioè cura di qualche cosa, ossia scopo e speranza, senza