Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/604

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[p. 87 modifica] Primieramente ho già dimostrato come l’idea delle parti non ripugni in nessun modo all’idea dell’immateriale. Secondariamente, se l’immateriale è indivisibile e uno per essenza, non è egli diviso, non ha egli parti, quando le sostanze immateriali, ancorché tutte uguali, sono pur molte e distinte? Dunque non vi sarà pluralità di spiriti, e tutte le anime saranno una sola.

Dopo tutto ciò, come possiamo noi dire che l’anima, posto che sia immateriale, non può perire per essenza sua propria? Se lo spirito non può perire per ciò che non si può sciogliere, cosí anche perché non si può comporre, non potrà cominciare. Meglio quei filosofi antichi, i quali, negando che le anime fossero composte e potessero mai perire, negavano parimente che avessero potuto nascere e volevano che sempre fossero state. Il fatto sta che l’anima incomincia, e nasce evidentemente e nasce a poco a poco, come tutte le cose composte di parti.

Oltracciò non osserviamo noi nell’anima