Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/553

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[p. 58 modifica] perfetto in questo senso si poteva trovare nei principii della società: 1°, Perché la virtú, le illusioni che la producono e conservano, esistevano allora: oggi non piú; 2°, Perché la scelta può cadere sopra il piú degno e il piú capace, tanto per ingegno e giudizio quanto per buona e retta volontà, di corrispondere al fine del principato e della società, ossia, 1°, di conoscere, 2°, di procurare il ben comune di quel corpo che lo sceglieva.

Se dunque i primi popoli, le prime società, scelsero al principato quell’uomo che eminebat per doti dell’animo e del corpo, vere e convenienti alla detta dignità o piuttosto uffizio e incarico: certo i primi popoli provviddero quanto può l’uomo al fine della società, vale a dire al bene comune; e quindi alla perfezione della società. [p. 59 modifica]Se questa scelta, questo patto sociale, di ubbidire pel comune vantaggio ad un solo che fosse degno e capace di conoscerlo e procurarlo, abbia mai avuto luogo effettivamente, non