Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4259
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veder se sia piú il bene o il male nell’universo, guardi ciascuno la propria vita; se piú il bello o il brutto, guardi il genere umano, guardi una moltitudine di gente adunata. Ognun sa e dice che i belli son rari, e che raro è il bello.
* Graziato, aggraziato, disgraziato ec. per grazioso, mal grazioso ec. Purgato, épuré ec. per puro.
* Scappare-scapolare. Saltabellare. Scartabellare.
* περιστερά―περιστέριον, περιστερίδιον. Vedi Casaubon., ad Athenae. l. XIV, c. 20. init.
* Entro a pochi dí, per fra pochi dí. Bartoli, Missione al gran Mogol, ed. Roma, 1714. p. 72. Cosí diciamo dentro il termine di tanti giorni, e simili.
* Pel manuale di filosofia pratica. A voler vivere tranquillo, bisogna essere occupato esteriormente. Error mio nel voler fare una vita, tutta e solamente interna, a fine e con isperanza di esser quieto. Quanto piú io era libero da fatiche e da occupazioni estrinseche, da ogni cura di fuori, fino dalla necessità di parlare per chiedere il mio bisognevole (tanto che io passava i giorni senza profferire una sillaba), tanto meno io era quieto nell’animo. Ogni menomo accidente che turbasse il mio modo e metodo ordinario (e n’accadevano ogni giorno, perché tali minuzie sono inevitabili) mi toglieva la quiete. Continui timori e sollecitudini, per queste ed altre simili baie. Continuo poi il travaglio della immaginazione, le previdenze spiacevoli, le fantasticherie disgustose, i mali immaginarii, i timori panici. Gran differenza è dalla fatica e dalla occupazione, e dalle cure e sollecitudini stesse, alla inquietudine. Gran differenza dalla tranquillità all’ozio. Le persone, massimamente di una certa immaginazione, le quali, essendo per essa molto travagliate negli affari, nella vita attiva o semplicemente sociale, e molto irresolute (come nota la Staël nella Corinna a proposito Lord Nelvil): e le quali perciò appunto tendono all’amor del metodo e alla fuga dell’azione e della società, e alla solitudine;