<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3674&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20151205200621</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3674&oldid=-20151205200621
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3674 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 100modifica] a superarle. Né prima si conosce e intende compiutamente, intimamente, distintamente e a parte a parte tutta la difficoltà dell’ottimo scrivere, che altri sappia già ottimamente scrivere. E ciò per la stessa ragione per cui l’arte di bene scrivere, e il modo, e che cosa sia il bene scrivere, non può essere compiutamente conosciuto e inteso se non da chi compiutamente possegga la detta arte, cioè sappia interamente metterla in opera. Sicché in un tempo medesimo e si conosce la difficoltà del perfetto scrivere, e s’impara il modo di vincerla e se n’acquista la facoltà. E solo colui che sa perfettamente scrivere ne comprende sino al fondo tutta la difficoltà, né altrimenti può mai bene scrivere, ancorch’ei già sappia compiutamente farlo, che con grandissima difficoltà. Coloro che male scrivono, stimano che il bene scrivere sia cosa facile, e scrivono al loro modo agevolmente, credendosi di scriver bene. E peggio e’ sogliono scrivere, piú facile stimano che sia lo scriver bene, e piú facilmente scrivono. Il considerare il bene scrivere per cosa molto difficile è certissimo [p. 101modifica]segno di esser già molto avanzato