Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3658

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[p. 91 modifica] piú rare, le piú scarse nell’intrinseco numero ec. (se tra migliori e superiori vogliamo contare la scimia, l’uomo selvatico ec. che piú s’avvicinano all’uomo, il fatto confermerebbe la mia supposizione). Ed essendo il genere animale nella natura terrestre il migliore; e la specie umana essendo la sommità del genere animale, e quindi di tutte le specie e generi di esseri terrestri; ne seguirebbe ch’ella naturalmente dovesse essere di tutte le specie terrestri la piú rara e la piú limitata nel numero e ne’ luoghi.

Con questi discorsi alla mano e tenendo fermo che la propagazione della nostra specie accadde per la massima parte contro natura, io risponderò facilmente a chi dalle qualità di tali o tali paesi abitati ora dagli uomini, volesse dedurre che tali o tali istituti, costumi, usi, invenzioni ec. ec. non insegnati, né suggeriti, anzi contrariati dalla natura, e per lunghissimo tempo stati necessariamente ignoti ec., sieno, malgrado della natura, necessarii alla specie umana, alla sua vita, al suo ben essere. Io considererò tali costumi ec. come i rimedii dolorosi o disgustosi de’ morbi, i quali tanto