Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3542

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[p. 15 modifica] ec. ec. e πρᾶχμα (res) viene da πράσσω indubitabilmente. Ed essendo verisimile che i nomi [p. 16 modifica]delle cose piú necessarie e frequenti a nominarsi, piú materiali ec., delle cose che sembrano dover essere state le prime nominate ec. (come sono, almeno in gran parte, quelle significate ne’ monosillabi latini da me raccolti ec.) fossero radici, non meno che monosillabi; par che ne segua che in greco, ove tali nomi non sono radici, essi non siano i nomi primitivi greci delle dette cose, e che questi sieno perduti, e che il latino all’incontro gli abbia conservati; e cosí si confermi la maggior conservazione dell’antichità nel latino che nel greco. E probabilmente i detti nomi latini saranno stati una volta anche greci e saranno venuti da quella lingua onde il greco e il latino scaturirono, ma il latino gli avrà sempre conservati, sino a trasmettergli alle lingue oggi viventi, e nel greco si saranno poi perduti o disusati ec. ec. (27 settembre 1823).


*    Verbi in uare. Perpetuo as da perpetuus (28 settembre, domenica, 1823). Continuo as, obliquo as. Vedi p. 3571.


*    Continuativo o frequentativo. Perpetuito as da perpetuo asperpetuatus. Vedi Forcellini in Perpetuitassint.