<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3521&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150925113601</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3521&oldid=-20150925113601
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3521 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 2modifica] ec.; né gli dimostrava la perversità degli uomini, che ancora non erano perversi, né lo disgustava e faceva pentire della virtú, che ancor non era, se non altro, dannosa, e ch’egli per naturale istituto aveva intrapreso fin da principio di seguire, e seguiva; allora i vecchi, come piú ricchi d’esperienza e piú saggi, [p. 3modifica]erano piú venerabili e venerati, piú stimabili e stimati, ed anche in molte parti piú utili a’ loro simili o compagni ed al corpo della società, che non i giovani e quelli dell’altre età. 2°, Cominciata a corrompere la società umana e giunta la corruzione al mezzo, o piú oltre, l’esperienza dovette fare tutto il contrario delle cose dette di sopra, e distruggendo le buone disposizioni naturali e le qualità contratte ne’ primi anni, render l’individuo tanto peggiore di carattere, d’animo, di costumi, di qualità, di azioni o di desiderii quanto piú egli avesse sperimentato. Allora dunque i vecchi furono (nella gran società) molto meno stimabili e stimati, quanto alla virtú ed all'onestà, che i giovani ec.; molto piú tristi, svergognati,