Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3313
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fine (31 agosto 1823).
* Circa quello che ho detto altrove della melodia, basti il tenere che il principio, l’origine prima, il fondamento, ossia la ragione originale del perché qualsivoglia successione melodiosa di tuoni sia melodiosa, cioè armonica successivamente; o vogliamo dire la prima fonte e ragione della convenienza scambievole de’ tuoni nella successione non fu e non è quasi altro che l’assuefazione solamente, la quale bensí è suscettibile di ampliazione, di modificazioni infinite e variazioni, di applicazioni diversissime, di diversissime combinazioni delle sue parti; cose tutte che hanno infatti avuto ed hanno continuamente luogo nella musica e nelle composizioni del musico, il cui uffizio non è originariamente e principalmente altro che il far buon uso delle assuefazioni generali circa l’armonia, cioè la convenienza, successiva o simultanea delle note, delle corde, degli stromenti, voci ec. ec., servata la proporzione scambievole degl’intervalli, ossia del tempo. Ben può il musico modificare in assaissime guise queste assuefazioni, ma dee però sempre riconoscerle