[p. 387 modifica] (vedi il mio Saggio sugli errori popolari) non è altro che un sostantivo formato dalle due voci bau bau (colla solita mutazione dell’au in o) o piuttosto le stesse due voci sostantivate e ridotte a significare una persona o spettro che manda fuori quelle voci bau bau. Le quali sono voci antichissime e comuni ai greci che con esse esprimevano l’abbaiare dei cani, e quindi fecero il verbo βαϋζειν; ai latini che ne fecero nello stesso senso il verbo baubari, e a noi che ne abbiamo fatto baiare e quindi abbaiare (se pur questi verbi non vengono dal suddetto latino), onde il francese antico abaïer e il moderno aboyer, de’ quali verbi vedi il dizionario di Richelet. Vedi anche la p. 2811-13. Ma dall’esprimere la voce de’ cani, le parole bau bau passarono a significare una voce che spaventasse i fanciulli. Vedi la Crusca in Bau. Quindi il nostro Bobò sostantivo di persona. Presso i francesi bobo è voce parimente puerile che significa un petit mal, cioè quello che le nostre balie dicono bua, la qual