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[p. 348 modifica] facoltà di annoverare o disporre o scegliere, o solamente di concepire in modo chiaro e completo, e molto meno di saisir un punto (vale a dire un soggetto) intorno al quale possa ridurre tutte le sensazioni e immaginazioni che prova, le quali non hanno nessun centro. Anzi, provando pure, come ho detto, l’entusiasmo di una passione e volendo scegliere per soggetto la stessa passione, se l’entusiasmo è veramente vivo e vero, non saprete determinarvi a veruna forma trattabile di questo soggetto. In sostanza, per l’invenzione dei soggetti formali e circoscritti ed anche primitivi (voglio dire per la prima loro concezione) ed originali, non ci vuole, anzi nuoce, il tempo dell’entusiasmo, del calore e dell’immaginazione agitata. Ci vuole un tempo di forza, ma tranquilla; un tempo di genio attuale piuttosto che di entusiasmo attuale (o sia, piuttosto un atto di genio che di entusiasmo); un influsso dell’entusiasmo passato o futuro o abituale, piuttosto che la sua presenza, e possiamo dire il suo crepuscolo piuttosto che il mezzogiorno. Spesso è adattatissimo un momento in cui dopo un entusiasmo o un sentimento provato l’anima, sebbene in calma, pure ritorna come a mareggiare dopo la tempesta, e richiama con piacere la [p. 349 modifica]sensazione passata. Quello forse é il tempo più atto e il più frequente della concezione di un soggetto originale o delle parti originali di esso. E generalmente