Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2450

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[p. 247 modifica] civile, dalla quale potessero prendere, sebbene con molte commerciarono, ma la letteratura, le scienze e la civiltà de’ greci, da’ tempi noti in poi, furono sempre puramente greche.

E cosí accadde cosa osservabilissima: cioè che la lingua greca, per essersi conservata pura, divenne e si mantenne, ed ancora si mantiene, la piú potente e ricca e capace di tutte le lingue occidentali. Non per altro se non perch’ella, restringendosi in se sola, non lasciò mai di porre a frutto e a moltiplico il proprio capitale. E viceversa, per esser divenuta cosí potente, si mantenne pura piú lungo tempo di qualunqu’altra (ancor dopo ch’ebbe a fare con una nazione civile e signora sua, come la latina). Giacché non ebbe alcun bisogno né di parole né di modi stranieri [p. 248 modifica]stranieriper esprimere qualunque cosa occorresse: e i greci, avendo alle mani facile e pronto e spendibile il capitale proprio, non si curarono dell’altrui, il quale sarebbe stato loro piú difficile a usare e manco manuale del proprio. L’opposto di quello che avviene a noi per aver trasandato di porre a frutto il nostro bellissimo e vastissimo capitale, che, benché sia tale (oltre che la maggior parte ce n’é ignota), non basta