Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2054

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[p. 28 modifica] vaghe, ancorché derivino (come spesso) da oggetti materialmente piccolissimi e compresi bastantemente dall’anima per piccoli, sono sempre vaste, in quanto, essendo indefinite, non hanno termini; e le sensazioni vaste, ancorché gli oggetti che le producono abbiano manifesti [p. 29 modifica]termini, sono sempre indefinite, in quanto l’anima non arriva ad abbracciarle tutte intere, almeno in un sol punto, e però non può contenerle né giungere a sentire pienamente i loro termini.

Tutto ciò può applicarsi alle sensazioni prodotte dalla poesia o dagli scrittori ec., al lontano, all’antico, al futuro ec. ec (5 novembre 1821).


*    Alla p. 2052. Dalla natura di tali stili (propri di tutti i grandi e veri poeti, piú o meno, e massime di quelli che si distinguono anche nello stile) deve risultare, che molte delle dette immagini (talvolta comprese in una brevissima frase, in una sola parola ec.) debbano essere solamente accennate; e cosí