Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1927

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[p. 445 modifica] cui essa appartiene, ancorché ottime, utilissime, convenientissime al tempo ec. e le cambia in un punto e universalmente e in modo che brevemente si perde ogni vestigio della usanza passata. Questo principalmente fra i popoli cólti, i quali però non sono quasi meno restii degli altri nel disfarsi di tutto ciò che non è soggetto all’imperio della moda, per cattivo, falso, inutile, dannoso, brutto che possa essere (16 ottobre 1821). [p. 446 modifica]


*    Molti leggono o vedono le buone e classiche opere di poesia, di letteratura, d’arti belle ec. che giornalmente vengono alla luce, ma nessuno le studia, finché non sono divenute antiche; e studiandole, non vi proverebbe quel piacere che prova nelle antiche, non vi troverebbe in nessun modo quelle bellezze ec. Che cosa è questa se non opinione e prevenzione sul bello? (16 ottobre 1821).


*    Quello che altrove ho detto sugli effetti della luce o degli oggetti visibili, in riguardo all’idea dell’infinito, si deve applicare parimente al suono, al canto, a tutto ciò che