Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1539

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[p. 219 modifica] quel paese regni una gran deformità. La ragione è che il giudizio del bello e del brutto dipende dall’assuefazione; e i brutti del tuo paese non ti fanno gran senso, né ti [p. 220 modifica]paiono molto brutti, perché sei avvezzo a vederli. Cosí pure ci accade riguardo a questo o quell’individuo in particolare. Ma quello che accade a te in quel nuovo paese, accadrà pure a que’ paesani venendo nel tuo. Viaggiando però molto, si arriva presto a perdere queste tali sensazioni, per effetto parimente dell’assuefazione (21 agosto 1821).


*    Ho detto qui sopra che il bello è raro e il brutto ordinario. Come dunque l’idea del bello deriva dall’assuefazione e dall’idea che l’uomo si forma dell’ordinario, il quale giudica conveniente? Deriva, perché quello che gli uomini o le cose hanno d’irregolare non è comune. Tutti questi son brutti, ma quegli in un modo, questi in un altro. L’irregolarità ha mille forme. La regolarità una sola, o poche. E gli stessi brutti hanno sempre qualcosa di regolare, anzi quasi