Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1468

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[p. 178 modifica] astratte ec. che rimangono oscure nella filosofia moderna per mancanza di nome particolare o abbastanza esatto ec., hanno forse la loro perfetta denominazione e quindi son chiare nell’antica moltiplice filosofia o nella scolastica o nella teologia ec. (7 agosto 1821).


*    La detta applicazione non credo che sia stata mai fatta, almeno sufficientemente. Quando il Cartesio imprese la riforma della vecchia filosofia, dovette, secondo la qualità di que’ tempi (e pur troppo di tutti i tempi) entrare in guerra aperta colle scuole d’allora, e il mondo avrebbe stimato ch’egli prevaricasse o desse indizio di povertà o fiacchezza, se avesse voluto servirsi piú che tanto del linguaggio de’ suoi nemici. Cosí a poco a poco, prevalendo la nuova dottrina, non piú a causa della ragione che della novità, e dismessa la vecchia filosofia, nessuno ebbe cura bastante di cernere il buono dal cattivo e, gittando questo, conservare o richiamar quello, massime circa il linguaggio. In ordine alla teologia molto peggio. La teologia s’é abbandonata da chiunque ora influisce cogli studi sullo spirito d’Europa ec., non per migliorarla o rinnovarla, ma del tutto, come scienza vecchia, e