Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1450

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[p. 167 modifica] quando cominciano a comporre e si studiano e stiman pregio dell’opera tutto il contrario della semplicità, cioè l’esser manierati, ornati ec. Segni di un’arte bambina, la quale infanzia dell’arte produceva insaputamente la semplicità, e volutamente questi piccoli difetti in ordine alla stessa semplicità; difetti che un’arte piú matura ha saputo facilmente evitare cercando la semplicità, la quale però non ha mai piú potuto conseguire. Cosí dico dell’Ariosto ec. de’ cui difetti ho parlato ne’ miei primi pensieri ed altrove. Cosí dei trecentisti manieratissimi e scioccamente carichi di ornamenti in molte cose, benchè, per indole naturale, semplicissimi ec (4 agosto 1821).


*    Da quanto ho detto altrove che l’ingegno è facilità di assuefarsi e che questa facilità include quella di mutare assuefazioni, di contrarne delle nuove in pregiudizio delle passate ec., risulta che i grandi ingegni denno ordinariamente esser mutabilissimi (di opinioni, di gusti, di stili, di modi, ec. ec.), non già per