[p. 163 modifica] che sono ben popolari, ma nulla hanno di nazionale, non avendo nulla di comune e di strettamente legato i fasti delle moderne nazioni e le opere de’ nostri antichi o moderni Eroi nazionali coi fasti della religione e colle opere degli Eroi Cristiani, i quali, oltracciò, non sono sempre nostri compatrioti, com’erano tutti quelli di cui gli ebrei o le altre nazioni celebravano la memoria. Anzi non appartengono bene spesso in verun modo alla nostra patria. E lascio poi la spiritualità del culto che si rende nelle feste cristiane, spiritualità ben diversa da quella degli ebrei ed altri antichi, e del tutto incompatibile coll’entusiasmo, colle grandi illusioni, coll’infervoramento della vita, coll’attività ec. La festa della dedicazione del tempio di Salomone aveva un soggetto piú materiale delle nostre, ma però piú delle altre feste Ebraiche diviso dal nazionale; effetto de’ tempi, e del sistema monarchico sotto il quale fu istituita. Teneva però ancora non poco di nazionalità, stante la gran parte ch’ebbe la nazione