Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1397

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[p. 136 modifica] formano però mai l’idea chiara delle unità contenute in una quantità piú che tanto grossa, né intendono mai chiaramente che quantità sia, per esempio, il centinaio, finché la loro mente non si è abituata nel modo che ho detto, ascendendo gradatamente dall’idea simultanea e perfetta di una diecina, a quella di due, di tre, della diecina di diecine ec.

Molte idee, ancorché compostissime, le concepisce l’uomo chiaramente e facilmente in un tratto, perché il soggetto loro non è composto in maniera che l’idea non ne possa risultare se non dalla concezione particolare e immediata di ciascuna sua parte. Per esempio, l’idea dell’uomo è composta, ma la mente, senza andare per le parti, le concepisce tutte in un solo subbietto, in un solo corpo e quindi in un solo momento, e dal subbietto discende poi, se vuole, alle parti. Cosí accade in tutte le cose materiali ec. Ma l’idea di un numero non risulta se non dalla concezione delle unità, cioè parti che lo compongono, e da queste bisogna che la mente ascenda alla concezione del composto, cioè del tal numero,