Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/1041

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[p. 360 modifica] comunicazione avuta colla lingua greca. Come infatti le dette parole avrebbero potuto pervenire a noi, senza passare pel volgare latino? Quando la lingua greca si spense nelle Gallie assai per tempo e cosí pure in Italia (sebben forse piú tardi, per esempio in Sicilia, che nelle Gallie); ed all’incontro il volgare latino, stabilitosi in detti luoghi, ha durato con maggiore o minore alterazione, e dura dal suo stabilimento fino ad oggidí? In qualunque maniera dunque, le parole greche che oggi sono volgari (non dico le scientifiche o proprie de’ soli scrittori) nell’italiano o nel francese (e cosí nello spagnuolo); quelle che appartengono propriamente a queste lingue e possono considerarsi come loro primitive; dovettero essere necessariamente nell’antico volgare [p. 361 modifica]latino, che sta di mezzo fra l’uso del greco in alcuni paesi d’Italia o di Francia e l’uso dell’italiano o del francese; in maniera che le dette parole hanno dovuto passare necessariamente pel detto canale e quindi appartenere all’antico volgare latino. Né, dopo la grande e principale alterazione di questo volgare e il nascimento de’ volgari moderni che ne derivano, l’Italia o la Francia hanno avuto colla lingua greca (e massime coll’antica, o anche antichissima, alla quale appartengono parecchie delle dette parole o modi)