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XXVIII.
DAMA ELEGANTE
O bella donna di latte e di rosa,
Donna sdegnosa,
M’han raccontato che nessun ti agguaglia
4Nella battaglia;
Che hai di ferro le braccia, e che il tuo petto
È un corsaletto
Dei vecchi dì colla malìa nascosa;
8O bella donna di latte e di rosa.
O bella donna che sembri uno stelo
Mietuto in cielo,
M’han raccontato che di molti amanti,
12Nei camposanti,
Tu puoi legger la lapide forbita,
Che uscîr di vita
Sotto le spire del tuo corpo anelo;
16O bella donna che sembri uno stelo.
O donna piena di gioie e di luci,
Se tu conduci,
Al cimitero, il cimitero è bello
28Come un gioiello;
Se per te rode il verme è un usignuolo,
Ed il lenzuolo
È porpora regal se tu lo cuci,
32O donna piena di gioie e di luci!
O donina piena di delicatezze,
Le tue bellezze
Fan sognare a migliaia i giovinetti
36Su cui proietti,
Passando, un occhio d’angelo e di sfinge,
Occhio che pinge
E monti e mari d’inudite ebbrezze!
40O donna piena di delicatezze,
O donna fortunata ed infelice,
E a me non dice,
A me quell’occhio non dice l’amore,
44Dice il dolore;
Il dolore dell’angelo esiliato,
E condannato
A subir la materia peccatrice!
48O donna fortunata ed infelice,
Se v’ha nume che ascolta, e se tu preghi,
Egli non nieghi
Questa dolcezza alla mia musa altera:
52Deh, la preghiera
Aspettata per schiudermi il sorriso
Del paradiso
Dal tuo mistico labbro il vol dispieghi,
56Se v’ha nume che ascolta, e se tu preghi!