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I.
Come è bella la sera in mezzo ai monti!
Te ne ricordi?... ti ricordi quando
Si vagheggiava i rapidi tramonti,
E tornavamo a braccio, e sussurrando:
5Come è bella la sera in mezzo ai monti?
O pace, o solitudine, o dolcezze!
Tu appoggiavi i piedini al focolare,
Ed io la testa fra le tue carezze;
E il lieto grillo era il nostro compare:
10O pace, o solitudine, o dolcezze!
Chi, chi di noi più puri e più beati
In quei giorni d’affetto e di mistero?
Ti ricordi i progetti inargentati
Dal vago argento che maschera il vero?
15Chi, chi di noi più puri e più beati?
Tu prevedevi un serto alle mie chiome,
Io per te meditavo un paradiso;
Tu inghirlandavi d’alloro il mio nome,
Io d’amor sempiterno il tuo sorriso....
20Tu prevedevi un serto alle mie chiome!
O sante gioie, o speranze divine!
Che ce ne resta, o mia donna, a quest’ora?
Ma non è tutto, non è tutto spine
L’oggi, se, uniti, sussurriamo ancora:
25O sante gioie, o speranze divine!
Rifioriran, mia mesta giovinetta,
Rifioriranno quei tempi d’amore;
E tu lo sai, dagli angeli protetta,
Tu che sei buona, e che preghi il Signore;
30Rifioriran, mia mesta giovinetta!
Nessun ci toglie un angolo di terra
Dove, esperti del cuore e della vita,
Dimenticar degli uomini la guerra,
E prepararci insieme alla partita!
35Nessun ci toglie un angolo di terra.
O pace, o solitudine, o dolcezze!
Ti rivedrò seduta al focolare,
Sognerò ancora fra le tue carezze;
E il lieto grillo ci sarà compare:
40O pace, solitudine, o dolcezze!