pur veramente vi sono) affatto diverse e lontane da quelle che parrebbono dover essere. Per un esempio, (4468) a che servono in tante specie d’animali quegli organi che i naturalisti chiamano rudimenti, organi imperfetti, incoati solamente, ed insufficienti all’uso dell’animale; in certe specie di serpenti due, in altri quattro piedicelli, che non servono a camminare, anzi non toccano né pur terra, benché sieno accompagnati da tutto l’apparato per camminare, cioè pelvi, scapule, clavicole, e simili cose? in certe specie di uccelli, ale che non servono per volare? e cosí discorrendo. Il sig. Hauch, professore di storia naturale in Danimarca, in una sua dissertazione «Degli organi imperfetti che si osservano in alcuni animali, della loro destinazione nella natura, e della loro utilità riguardo la storia naturale», composta in italiano, e pubblicata in Napoli, 1827 (Giorn. Arcad., t. XXXVIII, 2o del 1828, p. 76-81), crede che siffatti organi servano di nesso tra i diversi ordini di animali (per esempio quei piedicelli, tra i serpenti e le lucerte), di scalino o grado intermedio, per evitare il salto; e che essi sieno quasi abbozzi con cui la natura si provi e si eserciti per poi fare simili organi piú sviluppati e perfetti di mano in mano in altri ordini vicini di animali. Non so quanto quest’oggetto, questa causa finale, possa parere utile, e degna della natura e della cosa. Vedi p. 4472. Ma ricevuta tale ipotesi (ch’è l’argomento e lo scopo di quel libro), vedesi quanto le cause finali della natura sarebbero in tali casi lontane da ogni apparenza, e da tutto il nostro modo di pensare. Giacché chi di noi non tiene per evidente che i piedi sono fatti per camminare? (come l’occhio per vedere). E pure quei piedicelli con tutto il loro apparato da camminare, non sarebbero fatti per camminare, né poco né punto; ma per un tutt’altro fine. E in fatti non camminano; perché vi sono insufficienti. E quelle ali non volano, benché per altro perfettamente organizzate (Hauch: il