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392 | pensieri | (4459-4460) |
if a Sophocles were to rise up (8 febbraio, domenica, 1829).
* Albino, antico autore, apud Macrobium II, 16, Stultum sese brutumque faciebat (Bruto l’antico). Si faceva, cioè si fingeva. Vecchissimo italianismo del latino. Vedi Forcellini ec. (8 febbraio, domenica, 1829).
* Storie o storielle trasportate da una nazione a un’altra. Vedi la pag. precedente, lin. 10-17 (8 febbraio, domenica, 1829). (4460)
* Affatto greco è l’uso che noi abbiamo di parecchi aggettivi neutri in significato di sostantivi astratti: lo scarso (τò σπάνιον) per la scarsità, il caro per la carestia o la carezza, e simili. Uso tutto italiano, cioè non comune, che io mi ricordi, alle lingue sorelle; né potuto derivare dal latino, al quale, pel difetto che ha di articoli, sarebbe mal conveniente (11 febbraio 1829).
* Svariato per vario.
* Gnaivus per Gnaeus. Vedi la p. 4454, lin.4. - Achivus per Achaeus (ἀχαῖος) è certamente da un ᾽Αχεῖος, come Argivus da ᾽Αργεῖος.
* Sinizesi. Dittonghi ec. Elisione dell’m finale in latino. Vedi la p. 4454, linea 17, segg. Vedi p. 4465.
* Gli antichissimi scrivevano fut, fusse per fuit, fuisse. Vedi la p. 4454, linea 20. Quindi anche fussem ec. per fuissem. E certamente cosí anco pronunziavano. Or questa antichissima pronunzia si è conservata nell’italiano: fu (fut. Anche in francese fut), fusti, fuste, fummo (fumus per fuimus: franc. fûtes, fûmes), fussi ec., pronunzia de’ nostri antichi scrittori, ed oggi del popolo di piú parti d’Italia, e del toscano costantemente (15 febbraio, domenica, 1829).