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334 pensieri (4396-4397)

in quanto essi narravano cantando le loro storie; «(p. 403)» l’Omero Autor dell’Iliade avere di molt’età preceduto l’Omero Autore dell’Odissea; «(p. 405)» che quello fu dell’Oriente di Grecia verso Settentrione, che cantò la Guerra Trojana fatta nel suo paese: e che questo fu dell’Occidente di Grecia verso mezzodí, che canta Ulisse, ch’aveva in quella parte il suo Regno; (p. 405) e, dicendo l’autor περὶ ὕψους che Omero compose giovane l’Iliade e vecchio l’Odissea, «che Omero compose giovine l’Iliade, quando era giovinetta la Grecia; e ’n conseguenza ardente di sublimi passioni, come d’orgoglio, di collera, di vendetta; le quali passioni non soffrono dissimulazione ed amano generosità; onde ammirò Achille Eroe della Forza; ma vecchio compose poi l’Odissea, quando la Grecia aveva alquanto raffreddato gli animi con la riflessione: la qual’è madre dell’accortezza; onde ammirò Ulisse Eroe della Sapienza. Talché a’ tempi d’Omero giovine a’ popoli della Grecia piacquero la crudezza, la villania, la ferocia, la fierezza, l’atrocità: a’ tempi d’Omero vecchio già gli dilettavano i lussi d’Alcinoo, le delizie di Calipso, i piaceri di Circe, i canti delle Sirene, i passatempi de’ Proci, e di, nonché tentare, assediar’e combattere le caste Penelopi,  (4397) i quali costumi tutti ad un tempo sopra ci sembrarono incompossibili» (p. 404-5). Finalmente «che i Pisistratidi Tiranni d’Atene eglino divisero, e disposero, o fecero dividere, e disponere i Poemi d’Omero nell’Iliade, e nell’Odissea: onde s’intenda quanto, innanzi, dovevan’essere stati una confusa congerie di cose; quando è infinita la differenza che si può osservar degli stili dell’uno, e dell’altro Poema Omerico» (p. 399) (26 settembre 1828).


*    Ecco l’Eroe (Achille), che Omero con l’aggiunto perpetuo d’irreprensibile canta a’ Greci popoli in esem-