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quali verbi originariamente (come anche poi in parte) dovettero significare ed essere onninamente gli stessi che στρέφω. Vedi i lessici. E cosí si potrà di molti altri tali verbi alterati, che ora di senso differiscono alquanto dal primo tema, o hanno una significazione piú determinata, o due ec., mentre quello ne ha di piú, o viceversa, ec. ec., ma che in origine forse valsero né piú né meno altrettanto che esso (20 marzo 1824).


*    Una nuova prova dell’antica tradizione, di cui altrove, che la popolazione del mondo, o certo quella d’Europa, venisse dall’Asia, si deduce dalla favola (o storia) che l’Europa pigliasse il nome da una donna d’Asia cosí chiamata. Vedi il sogno d’Europa nel secondo idillio di Mosco ec. (20 marzo 1824). Vedi ancora i mitologi e critici ec.  (4049)


*   Στλεγγὶς forse da principio fu un diminutivo di positivo ora ignoto (20 marzo. 1824).


*    Troia per scrofa, del che altrove. In franc. truye o truie. Mi ricordo ancora aver trovato nella seconda parte del D. Quijote la voce troya, che mi parve dovere aver questo o simile significato, benché usata, in tal supposizione, metaforicamente (20 marzo 1824).


*    Fante per uomo adulto con tutti i suoi derivati e diminutivi ec. (tra’ quali è fancello per fanciullo che n’è forse una corruzione, onde fanciullo sarebbe propriamente piccolo uomo, seppur non è corruzione d’infanticello, che non credo; e cosí dicasi degli altri diminutivi di fante) opposto d’infante, è proprio non solo de’ nostri antichi, (vedi la Crusca), ma eziandio del volgare e familiar moderno, in cui resta ancora per proverbio lesto fante (il che si trova anche nell’Alberti). Or questa voce e questo suo significato è certamente affatto latino, poiché fante non è che il par-