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(4015) pensieri 389


*   Come la preposizione sub nella composizione spesso dinoti sursum, o sia di sotto in su, del che ho detto altrove in proposito di sustollo ec. Vedi nel Forcellini la definizione e gli esempi di subduco, la prova che risulta dal quale non può esser piú chiara né piena (16 gennaio 1824).


*    Errato per errante, come andar errato ec. Vedi la Crusca. E in ispagnuolo ir errado (Cervantes), pensamiento errado (ib.) ec. Fra noi però errare è per lo piú neutro, (benché si dice errar la strada ec.), e cosí credo in ispagnuolo. Il Forcellini lo chiama attivo. Vedi Erratus per qui erravit appo il medesimo in erro, fine, e vedilo pure esso Forcellini in certatus a um (16 gennaio 1824). Impransus, incoenatus ec. Vedi il Forcellini. Si aggiungano al detto altrove di pransus, coenatus ec. e cosí gli altri loro composti, se ve n’ha (16 gennaio 1824).


*    Ridondanza del pronome altro, ed ἄλλος, usitata nell’italiano e nel greco, come altrove. Cosí otro nello spagnuolo. Cervantes, Don Quijote, parte I, capitolo 51: Cerca de aqui tengo mi majada, y en ella tengo fresca leche, y muy sabrosissimo queso, con otras varias y sazonadas frutas, no menos à la vista que al gusto agradables (16 gennaio 1824). Son le ultime parole del capitolo.


*    Al detto altrove di avvedere-avvisare ec. aggiungi divisar spagnuolo (Don Quijote, parte I, capitolo 51 e vedi i dizionari) e nota che noi ec. abbiamo anche divedere. E che il participio visus da cui è avvisare, divisare ec. (se non sono da viso sostantivo o da guisa-visa ec., come altrove) e cosí avisar, aviser ec., è proprio solo del latino e non dell’italiano, né dello spagnuolo1, né del francese. Abbiamo bensí anche avvistare

  1. Desaguisar, desaguisado, aguisado ec.