Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/374

(3997-3998) pensieri 369

dine ai dialetti, dal dialetto che tali poeti, massime lirici, epigrammatici, elegiaci o trenici, seguono in tali composizioni; ma bensí da quelle che si veggono essere state fatte per iscelta e genio ec. dell’autore. Tali sembrano esser quelle di Simonide i cui frammenti sono affatto o quasi affatto (quanto può il linguaggio greco poetico stringersi a un dialetto ec. ec.) ionici. E per contrario quelli che son dorici spettano evidentemente all’altro genere sopraddetto ec. (23 decembre 1823). (3998)


*   Alla p. 3636. - o che derivando dal latino, non hanno lo stesso significato, uso ec. che in latino ma diverso affatto, come, per esempio, cintola diminutivo positivato da cinta, nome. V’è però in latino cinctus us, e cinctum i, onde pur noi cinto e il diminutivo (alla latina) positivato cintolo, con cintolino ec. Forse però cinta per cinto non è che una corruzione di questo ec. E vedi il glossario in cincta ec. se ha nulla, cioè se fosse latino-barbara essa medesima voce (24 decembre, Vigilia di Natale, 1823).


*    Diminutivi greci positivati. Μόριον. Vedi il lessico con tutti i suoi composti, derivati ec. (e cosí i composti, derivati ec. degli altri diminutivi greci positivati, altrove notati da me). Μορὶς ίδος, μερὶς μερίδος. Ἀγγεῖον. Se questo è veramente diminutivo, come dice la grammatica di Padova, non solo è positivato, ma se ne fa un sopraddiminutivo, cioè ἀγγείδιον, e notisi anche in greco l’uso de’ sopraddiminutivi ec., benché qui una sola delle due diminuzioni avrebbe vigore ec. Si può credere che moltissime voci greche in ιον, in ὶς ιδος, o in alcuna delle tante forme diminutive usitate in questa lingua (vedi il Weller), sieno diminutivi positivati, benché non si abbiano i positivi, o questi non si usino ora che in senso ben diverso, e per tali e simili e qualunque cagioni quei nomi non