Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
(3977-3978) | pensieri | 349 |
detta impossibilità di specificare e calcolare esattamente e pienamente, risolve ch’esse cause non sieno le vere, e moltissime sono evidenti e sotto gli occhi, e cosí il loro modo di agire, le loro relazioni cogli effetti ec., i quali tuttavia non sono piú calcolabili né numerabili. Basti solamente osservare le cause e gli effetti che agiscono ed hanno luogo nel corpo umano, e le infinite diversità ed anche contrarietà che per differenze, sovente impercettibili, di combinazioni, hanno luogo negli accidenti e passioni d’esso corpo anche in individui conformissimi,1 in un tempo medesimo, in circostanze che possono parere conformissime, (3978) in un medesimo individuo ec. Né per tanto si può dubitare di quelle cause, purché d’altronde ec., né se ne dubita, né si condannano quei sistemi e quei metodi ec. de’ quali in quanto a questo particolare niuno uomo potrebbe pensarne o usarne un migliore (12 decembre 1823).
* Alla p. antecedente, - niuna parte, niun sistema di esse scienze, anche il piú dimostrato, niun ordine, niun metodo di trattarle, per efficace, accurato, minutissimo, ordinatissimo, solertissimo che possa essere; se esse scienze o sistemi non si fingono e suppongono, determinano, conformano e circoscrivono i subbietti e lor qualità vere o immaginarie a modo loro, come fanno le matematiche e, per esempio la meccanica nella considerazione delle forze fisiche e de’ loro effetti.
Le scienze e i sistemi non possono andare che per via di paradigmi e di esempii, supponendo tali e tali subbietti, di tali e tali qualità, in tali e tali circostanze ec., ovvero generalizzando, sia col salire da questi particolari esempii alla università de’ subbietti in qualche modo diversi e delle combinazioni diverse,