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(3891-3892) | pensieri | 269 |
stroattaccamento e sia piú degno di occuparci. E cosí facendo, avrem sempre ragione, anche, anzi appunto, parlando filosoficamente (18 novembre 1823).
* Il carattere ec. ec. degli uomini è vario e riceve notabili differenze non solo da clima a clima, ma eziandio da paese a paese, da territorio a territorio, da miglio a miglio; non parlando che delle sole differenze naturali. Ne’ luoghi d’aria sottile gl’ingegni sogliono esser maggiori e piú svegliati e capaci, e particolarmente piú acuti e piú portati e disposti alla furberia. I piú furbi per abito e i piú ingegnosi per natura di tutti gl’italiani sono i marchegiani: il che senza dubbio ha relazione colla sottigliezza ec. della loro aria. Similmente gl’italiani in generale a paragone delle altre nazioni. Mettendo il piede ne’ termini della Marca si riconosce visibilmente una fisonomia piú viva, piú animata, uno sguardo piú penetrante e piú arguto che non è quello de’ convicini, né de’ romani stessi che pur vivono nella società e nell’uso di una gran capitale. Cosí discorrasi delle altre (3892) differenze ec. Gli abitatori de’ monti differiscono notabilmente, se non di corpo, certo di spirito, carattere, inclinazione ec. da quelli degli stessi piani e valli lor sottoposte; i littorani da’ mediterranei lor confinanti ec. ec., anche parlando delle sole differenze cagionate dalle diversità naturali de’ luoghi ec. Infinito è il numero delle cagioni, anche semplicemente naturali, che producono differenze tra gli uomini, e queste, benché or maggiori or minori, sempre notabili, e piú notabili assai che in niun’altra specie di viventi, a causa dell’estrema conformabilità e modificabilità dell’uomo, e quindi suscettibilità di essere influito dalle cagioni anche menome di varietà, di alterazione ec. che in altri esseri o non producono niuna varietà, o piccolissima ec. Le dette cagioni di varietà s’incrociano, per cosí dir, tra loro, perché il calor del clima produce un effetto, la