Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
(2893-2894) | pensieri | 61 |
d’essi tempi tra loro, e con quelli d’altri modi ec., vedi Orazio, Epist, I, l. 2, v.3, 4, dove peccem, morer stanno per peccarem, morarer (5 luglio 1823).1
* Circa quello che altrove ho detto de’ participii quaesitus e quaeritus e del verbo quaeritare ec. I francesi hanno querir da quaerere, e quêter, anticam. quester, da quaesitus di quaesere, onde noi chiesto e gli spagnuoli quisto. Chéri è il querido degli spagnuoli da quaeritus di quaerere. E chérir è lo stesso querer spagnuolo nel significato, che questo pure ha, di voler bene. Il nostro cherere è il quaerere latino, in significato però di volere, come lo spagnuolo querer, e anche di domandare, come il nostro chiedere ch’é il latino quaerere (vedi p. 2995), siccome il suo participio chiesto è il latino quaesitus, per sincope quaestus. Acquérir e conquérir francesi, adquirir spagnuolo sono i latini acquirere e conquirere. Acquêter, antic. acquester, e l’antico conquêter o conquester 2 francesi, lo spagnuolo conquistar, e l’italiano acquistare (2894) e conquistare sono continuativi fatti da acquisitus e conquisitus, detratta la seconda i (vedi il glossario se ha nulla in tutte queste e simili voci) (5 luglio 1823).
Questa detrazione fatta, come si vede, in tante voci, o derivate o composte da quaesitus, o che non sono altra voce se non questa medesima, conferma la mia opinione che da situs participio di sum si facesse stare, detratta la i, come appunto da conquisitus conquistare, e cosí da quaesitus quisto e chiesto ec. La qual detrazione non è solamente propria delle lingue moderne (dico circa questo vocabolo quaesitus appunto), giacché la stessa lingua latina ne fa uso nella