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pensieri |
(3378-3379-3380) |
niun accidente, successo o effetto che sia contro né fuori delle intenzioni avute dalla natura nel porre in essi le qualità che ci ha posto; dico le qualità rispettive (3379) che hanno gli uni verso gli altri, le quali negli effetti e nell’uso loro sempre e interamente corrispondono alle primitive destinazioni della natura, e immutabilmente serbano ed efficiunt quell’ordine dell’universo che la natura volle espressamente e vuole, e quella vita o esistenza ch’essa natura gli ha destinata, e tale né piú né meno quale ella intese e ordinò che fosse. Da questo genere di esseri rimontando indietro per insino all’uomo, troveremo sempre di mano in mano decrescere secondo l’ordine delle specie e de’ generi, il numero e l’efficacia e importanza delle qualità ingenerate in ciascun di essi generi o specie dalla natura, e crescere altrettanto il numero o l’estensione, la varietà o piuttosto la variabilità o adattabilità delle disposizioni in esse dalla natura ingenerate: e queste disposizioni esser da principio solamente, o quasi del tutto, ad essere, poscia eziandio a poter essere, e ciò sempre piú salendo pe’ vegetabili ai polipi, indi per le varie specie d’animali fino alla scimia e all’uomo salvatico, e da queste specie all’uomo. Nella cui parte che si chiama morale o spirituale troveremo, come ho detto, che (3380) la natura non ha posto di sua mano quasi veruna qualità determinata, se non pochissime, e queste semplicissime: tutto il resto disposizioni, non solo ad essere, ma a poter essere tante cose, ed acquistare tanto varie qualità, quanto niun altro genere di enti a noi noti. E per questa scala ascendendo, troveremo colla medesima gradazione, che quanto minore in ciascun genere o specie è il numero e il valore delle qualità ingenite e naturali, quanto maggiore quello delle disposizioni altresí naturali, e quanto maggiormente queste disposizioni sono a poter essere (ossia divenire), tanto maggiore esattamente in ciascuno