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340 | pensieri | (3359-3360-3361) |
venire da un participio in us ec.; 1o, trovasi il perduto participio o supino di medeor; 2o, scopresi la vera etimologia di meditor; 3o, correggesi e dichiarasi quella di medeor; 4o, trovasi e dimostrasi il primitivo e proprio significato di questo verbo; 5o, osservasi l’analogia tra la lingua greca e la latina nelle paragonate derivazioni di meditor e di μελετάω (verbi equivalenti) rispetto al significato (3 settembre 1823). - Come i re antichissimamente erano quello che dovevano, cioè tutori e curatori della repubblica (Cicerone, de rep.), (3360) o tali erano riputati ben piú che poscia non furono,1 non è maraviglia che il re fosse chiamato curatore (μέδων) e il regnare curare, o viceversa. Insomma fu ben facile e naturale la traslazione dall’uno all’altro di questi significati, qualunque de’ due si fosse il primitivo e proprio del verbo μέδω.2 - Medeor, meditor sono deponenti. Cosí μήδομαι è medio. Ed è ben naturale che in senso di curo, curam gero si dicesse piuttosto μεδέομαι o μέδομαι che μέδω attivo, perché questo significato è di quelli che hanno un non so che di reciproco, i quali sogliono esprimersi in greco col verbo medio. Ond’é altresí naturalissimo che medeor sia deponente, venuto cioè da μέδομαι o μεδέομαι, quantunque esista anche l’attivo di questo verbo. Il quale non esiste in μήδομαι. Ma ciò, per la detta ragione, non fa gran forza a provare che medeor sia piuttosto μήδομαι che il verbo μέδω - μέδομαι (5 settembre 1823).
* Tanto l’uomo è gradito e fa fortuna nella conversazione e nella vita, quanto ei (3361) sa ridere (5 settembre 1823).
- ↑ Cosí pure i ministri de’ re, i capitani e tutti quelli che comandavano e governavano. Anche poscia sovente in tutte le lingue, ed oggi né più nè meno, il governo fu chiamato o si chiama cura, e il governare aver cura, come de’ negozi pubblici, della cura pubblica ec.
- ↑ Io per me non credo indubitatamente quella di curare.