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316 | pensieri | (3320-3321-3322) |
niuna parte avanzato o migliorato, niun genere nuovo introdotto; la nostra letteratura è d’allora in poi, quanto a questi scrittori, affatto stazionaria; or questo si chiamerà aver coltivato la nostra letteratura? potremo dir che sia stata coltivata senza profitto alcuno: ciò viene a esser la stessa cosa.
In questo spazio di tempo la letteratura francese e la tedesca sono nate, la letteratura inglese si è primieramente formata e stabilita. Queste tre letterature, quante elle sono e quanto abbracciano, s’includono, si può dir, tutte, quanto al tempo, ne’ centocinquant’anni della immobilità della nostra letteratura. La depravazione e quindi il cominciamento dell’ozio e della inoperosità della letteratura italiana furono quasi il segnale alle altre letterature piú famose d’Europa di sorgere e comparire (3321) nel mondo. Elle sono sorte, e in breve spazio hanno avanzato e passato i termini da noi già tócchi, e il progresso universale della letteratura e delle cognizioni umane ne’ centocinquant’anni ultimi è stato cosí rapido e cosí grande, ch’egli equivale, per cosí dire, a quello fatto per tutti i secoli addietro infino all’epoca nominata. Ciò singolarmente si può dire in quanto alla filosofia, la quale rinata dopo la detta epoca, e tutta nuova, fa parere piú che pigmea la filosofia di tutti gli altri secoli insieme. Ella è divenuta la scienza, il carattere, la proprietà de’ moderni; ella regge, domina, vivifica, anima tutta la letteratura moderna, ella ne è la materia e il subbietto; ella insomma è il tutto oggidí negli studi, e in qualsivoglia genere di scrittura; o certo nulla è senza di lei.
Fra queste generali vicende e questo progresso della letteratura, l’Italia, come di sopra dissi, nulla ha fatto per se. Gli scrittori alquanto originali ch’ella ha prodotti in questo tempo, gli scrittori che posson meritar nome di moderni, non (3322) sono stati sufficienti, né per originalità né per numero, a darle una