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(3205-3206) | pensieri | 245 |
diversi individui, in varie nazioni e climi e tempi ec., indipendentemente affatto e dalla volontà e dall’assuefazione; son tante e sí varie che infinito sarebbe il volerle enumerare e descrivere, coi loro (evidentissimi e incontrastabili) effetti.
5°; Spessissimo l’ingegno è svegliato da cause fisiche manifeste ed apparenti, come un suono dolce, o penetrante, gli odori, il tabacco, il vino ec.,1) e quel che dico dell’ingegno dicasi delle passioni, de’ sentimenti, dell’indole ec.; e quel che dico dello svegliare, dicasi del sopire, del muovere, dell’affettare, modificare come che sia, dell’accrescere, dello sminuire, del produrre, del distruggere o per sempre o per certo tempo ec. Tutti questi effetti nei casi qui considerati, non hanno a far coll’assuefazione, e dimostrano per conseguenza che lo spirito dell’uomo (3206) può esser modificato e diversamente conformato da cause, circostanze e accidenti fisici diversi dalle assuefazioni. Cosí, per esempio, la luce è naturalmente cagione di allegria, siccome il suono e le tenebre di malinconia; quella eccita sovente l’immaginazione ed ispira; queste la deprimono ec. Un luogo, un appartamento, un clima chiaro e sereno, o torbido e fosco, influiscono sulla immaginativa, sull’ingegno, sull’indole degli abitanti, sieno individui o popoli, indipendentemente dall’assuefazione. Cosí una stagione, una giornata, un’ora nuvolosa o serena; il trovarsi per piú o men tempo in un luogo qualunque oscuro o luminoso, senza però abitarvi, tutte queste circostanze fisiche, indipendenti dall’assuefazione e dalle circostanze morali, affettano, quali momentaneamente, quali durevolmente, lo spirito dell’uomo, e variamente lo dispongono, e ne producono le assuefazioni e le differenze di queste ec. ec. ec. (19 agosto 1823). Vedi p. 3344.
* Dimostrato che nell’idea del bello non conven-