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(2818-2819-2820) pensieri 13

benei latini in questa  (2819) cotal formazione solevano cambiar l’ultima a del participio in i, facendo, per esempio, da mussatus mussitare invece di mussatare, qui non poterono far cosí, stante l’altro i che precedeva, onde avrebbero fatto hiitare che riusciva di tristo suono e difficile alla pronunzia (25 giugno 1823).


*    Bubulcitare dinota forse un antico verbo bubulco, dal cui participio esso sia formato. Cosí credo io, secondo l’ordinaria ragione osservata da’ latini nella formazione de’ verbi, secondo la qual ragione e proprietà non mi par verisimile che bubulcitare sia fatto a dirittura da bubulcus (19 giugno 1823).


*    Subvento da subvenio, coepto da coepio, vocito da voco, coenito o cenito da coeno, dormito da dormio, sternuto da sternuo, observito da observo, perito da pereo (come ito ed itito da eo), adiuto (onde aiutare, ayudar, aitare, aider, atare) e adiutor aris da adiuvo, eiulitare da eiulare, clamitare (declamitare ec.) da clamare. Cicerone nota che declamitare era voce nuova al suo tempo. Vedi Forcellini Fugito da fugio, ed altro da fugo. Flato da flo-flatus, onde fiatare. Vedi Forcellini e il glossario. Volito da volo-volatus. Strepito da strepo-strepitus. Sponso (onde sposare, épouser ec.) e desponso da spondeo e despondeo, e notate la significazione continuativa e durativa di quelli a paragone del significato di questi. Responso e responsito da respondere (25 giugno 1823).  (2820)


*   Frequentativi. Cantito. Sumptito o sumtito. Da cano-cantus, e da sumo-sumptus o sumtus (25 giugno 1823). Missito da mitto-missus (26 giugno 1823). Accessito.


*    Il verbo eo is è forse e senza forse il solo che, avendo un continuativo desinente in ito, cioè appunto itare, abbia anche un frequentativo pure in ito, di-