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44 pensieri (2083-2084)

non già per le qualità intrinseche, le quali sono tanto diverse quanto il carattere meridionale dal settentrionale. E perciò sarebbe sciocco il credere che il carattere della lingua tedesca somigliasse a quello della greca sostanzialmente. Bisognerebbe veder tutte due queste lingue ben formate e allora la discrepanza dell’indole sarebbe somma. Bensí, stante la detta conformità esteriore, la lingua tedesca è adattabile a tutte le qualità intrinseche e proprie della lingua greca; ma non senza perdere la sua natura, il suo spirito e gusto nativo, la sua originalità. Lo sarebbe né piú né meno anche la greca rispetto alla tedesca.


     L’antico teutonico dunque non si può diversificare dal moderno tedesco, né considerar questo e quello come due individui, ma come un solo, anticamente fanciullo, oggi adulto. Dove che l’italiano, per esempio, e il latino sono due individui parimente maturi e diversi l’uno dall’altro. Tutto ciò non prova l’adattabilità e conformabilità particolare della lingua tedesca, ma la conformabilità comune a tutte le  (2084) lingue non mai state formate e la fecondità comune a tutte le lingue la cui origine non si può fissare a cinque o sei secoli addietro, come dell’italiana, ma si perde nella caligine dei tempi. Perciò la lingua tedesca ha ancora e potrà avere, finché non riceverà perfetta forma, indole tanto moderna quanto antica, o piuttosto né l’una né l’altra; a differenza dell’inglese che è pur sua sorella carnale, ma che per diverse circostanze ha ricevuto maggior forma e determinazione e proprietà.      La lingua ebraica, se oggi si continuasse a scrivere, sarebbe nel caso della tedesca, e ci fu veramente negli scritti de’ rabbini, i quali sono veramente ebraici, sebbene tanto abbiano a fare coll’antico ebraico, quanto il tedesco coll’antico teutonico, il quale appena si conosce. Laddove né gli scritti latini de’ bassi tempi né gl’italiani sono o furono latini, perché il latino ricevé una forma certa