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184 pensieri (2346-2347)

lamente in quanto l’antico e regolare participio di cernere dovette essere non cretuscertus, ma cernitus. Non già che se cernitare si trovasse, e se certare n’é sincope, esso venga da altro che dal participio passato di cernere. E da che il detto participio fu ridotto a certus (vero participio di cernere, e piú antico di cretus, ch’é una pura metatesi di certus, siccome questo originariamente è sincope di cernitus, come lectus di legitus ec.), regolarissimo suo derivativo è certare, continuativo vero di cernere e per forma e per significato (11 gennaio 1822).


*    Dell’uso invalso fra i latini, fino da antichissimi tempi, di contrarre i participii passati di moltissimi verbi, tanto che questi participii nella buona latinità non si trovano piú se non contratti, come lectus, e non mai legitus ec., e non solo nella buona, ma in qualunque o anteriore o posteriore latinità, non si trovano piú i veri e regolari participii, ma solo i loro vestigii ne scopre l’erudito; vedi p. 1153, capoverso ultimo ec.  (2347)

Se dunque assai volte si trovano nella lingua italiana o spagnuola o francese altri tali participii contratti, che nella buona latinità non si trovano se non distesi, non perciò si debbono credere recentemente corrotti, ma cosí venuti dal volgare latino, vedendo che tale fu l’antichissimo costume di quella lingua, prevaluto anche negli ottimi scrittori in riguardo a molti altri participii dello stesso genere. E molti infatti di questi participii che l’uso italiano ec. contrae, e che gli scrittori latini non solevano contrarre, si trovano nondimeno contratti allo stesso modo de’ moderni in altri scrittori latini, ne’ poeti e soprattutto ne’ piú antichi, nova prova di ciò ch’io dico. per esempio, posto dicono gl’italiani, e puesto gli spagnuoli, per quello che i latini sogliono scrivere positus. Ma voi troverete postus ne’ frammenti di Ennio, in Lucrezio, in Silio (Forcellini positus a um, in fine). Troverete repostus