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(2207-2208-2209) | pensieri | 107 |
gettare tutte le proprie parti non necessarie, per salvare quel tanto ch’è (2208) inseparabile dal suo essere, che lo forma e in cui esso necessariamente e sostanzialmente consiste.
* L’egoismo del timore spingeva gli americani (ed altri antichi, massime ne’ grandi disastri ec. o altri popoli barbari) ad immolar vittime umane ai loro Dei, fatti veramente dal timore (primos in orbe deos fecit timor) e non per altra cagione rappresentati e adorati da essi sotto le forme piú mostruose e spaventose. Laonde il loro timore essendo abituale, il detto effetto dell’estremo egoismo di questa passione doveva, fra essi e tra coloro che si trovarono o si trovano in simili circostanze, essere un costume (1 dicembre 1821).
* Ho detto che l’uomo di gran sentimento piú presto degli altri è soggetto a divenire indifferente sí nel resto, sí quanto alle sventure. Ciò vuol dire ch’egli forma l’abito delle sventure (cosí dite del resto) (2209) piú facilmente e prontamente degli altri. E per due cagioni: 1,o Perché piú soffre essendo piú sensibile, onde le cause dell’assuefazione che sono l’esercizio e la ripetizion delle sensazioni, essendo in lui maggiori che negli altri, piú presto la cagionano. Oltre ch’egli piú vivamente le sente, ond’é soggetto a sventure maggiori e per numero e per grado di forza ec.; 2,o Perch’egli è anche per se stesso e indipendentemente dalle circostanze piú assuefabile degli altri (massime a questi generi di cose). Ond’egli impara la sventura piú presto degli altri, come gli uomini di talento (che per lo piú sono anche di sentimento) imparano le discipline o quella tale a cui sono inclinati ec., piú presto degli altri e piú presto e facilmente intendono, concepiscono ec., perché piú attendono ec. Quindi è che gli uomini di poco o mediocre sentimento, e generalmente i mediocri spiriti,