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46 pensieri (1267-1268)

significato. Né la disparità del significato è ragion sufficiente per decidere che non hanno fra loro alcuna affinità. Ci vuole il senno e la sottigliezza del filosofo e la vasta erudizione e perizia del filologo, dell’archeologo, del poliglotto, per esaminare se e come quella tal radice potesse da principio riunire quei due o piú significati diversi. Chi non vede, per esempio, che wolf, voce che in inglese e in tedesco significa lupo, è la stessa che volpes o vulpes che significa un altro quadrupede pur selvatico e dannoso agli uomini? Frattanto la detta osservazione dimostra la immensa differenza che a poco a poco dovette nascere fra le varie lingue e l’infinita oscurazione che ne dovette seguire del linguaggio primitivo e comune una volta, ma già non piú intelligibile né riconoscibile (vedi la p. 2007, principio).

Nel quarto luogo che dirò della scrittura?

1o, O della sua mancanza (giacché è piú che verisimile che, quando gli uomini e le lingue si divisero e sparsero, non si avesse ancora nessuna notizia della scrittura alfabetica, né di segno alcuno de’ suoni, trattandosi che la lingua stessa allora parlata era cosí bambina come abbiamo probabilmente conghietturato dagli effetti); mancanza che toglieva ogni  (1268) stabilità, ogni legge, ogni forma, ogni certezza, ogni esattezza alle parole, ai modi, alle significazioni; e lasciava la favella fluttuante sulle bocche del popolo e ad arbitrio del popolo senza né freno né guida né norma. Dal che quante variazioni derivino, lo può vedere chiunque osservi i dialetti ne’ quali sempre o quasi sempre si divide una stessa lingua parlata, quantunque già formata e applicata alla scrittura; e insomma le infinite diversità che a seconda de’ tempi e de’ luoghi patisce quella lingua che il popolo parla, ancorché ella stessa sia pure scritta ec. Che se da questo che noi vediamo rimonteremo a quello che doveva essere in quei tempi, dove l’ignoranza del-