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460 | pensieri | (1952-1953-1954) |
equilibrato ed armonico nelle sue forze costitutive e nella sua ordinazione al ben essere dei popoli e degl’individui (tutti i savi lo confessano); e che quando anche potesse esser tale da principio (come una monarchia, una repubblica), la stessa assoluta essenza della società porta in se i germi della corruzione e distrugge immancabilmente e prestissimo questa perfezione, quest’armonia ec. ne’ suoi principii costitutivi; non è ella una prova bastante che l’uomo non è fatto per la società o almeno per una società stretta e (1953) d’uomini inciviliti e che questa è incompatibile con la natura umana e contraddittoria ne’ suoi principii? Una tal società da un lato abbisogna, dall’altro produce immancabilmente la civiltà; e la civiltà distrugge la perfezione e l’armonia di qualunque siffatta società. Essa non può trovarsi in natura e frattanto, come altrove ho mostrato, ella non può essere perfetta e perfettamente ordinata al suo fine che in natura e fra uomini naturali (19 ottobre 1821).
* Tutte le sensazioni di vigore (se questo non è eccessivo rispettivamente alla specie e all’individuo) sono piacevoli. Consultate i medici. Dal che apparisce che il vigore, essendo piacevole per se stesso, egli è destinato precisamente dalla natura agli animali e forma parte essenziale del loro ben essere e questo non può star senza quello (20 ottobre 1821).
* Alla p. 1950, margine. Quest’adattabilità della lingua tedesca, questa flessibilità riconosciuta per nociva, non proviene insomma se non dal non essere quella lingua abbastanza (1954) per anche formata e regolata. La libertà, il piú bello ed util pregio di una lingua, deriva nella lingua tedesca, e proporzionatamente ancora nell’inglese, dall’imperfezione: laddove nell’italiana, unica fra le moderne, deriva o sta