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pensieri |
(1129-1130-1131) |
tive. Lactare da lac: vedi p. 2106, principio. (1130) Se cosí discorressimo intorno agli altri verbi (dico latini propri ed antichi e non presi poi manifestamente dal greco, o d’altronde) che hanno una sola sillaba radicale e che non si vede da qual nome sieno derivate, potremmo forse piú volte ritrovare di questi nomi perduti o mal noti e tutti monosillabi. Legere lo fanno derivare da λέγω, e lex Cicerone e Varrone a legendo. Ma la natura delle cose porta che il nome sia prima del verbo. Oltre ch’é piú facile, piú conforme al meccanico dell’etimologia ed al solito progresso delle parole il derivare legere da lex che viceversa. Io penso che lex sia la radice di legere ed avesse primitivamente un significato perduto, diverso da quello di legge ed atto a produr quelli di legere. Fax vale face, e deriva, come pare, dal greco, ed è tutt’altra parola da quella ch’io voglio dire. Penso cioè che facere derivi da un antichissimo monosillabo fax di significato analogo, e ne trovo un vestigio, anzi lo trovo intero, in artifex, pontifex, carnifex ed altri tali composti. La prima parola è composta di ars e fax, la seconda di pons e fax, la terza di cars e fax, cambiato in fex per forza della composizione, come factus diviene fectus ne’ composti adfectus, effectus, confectus ec. e facere (1131) nel perfetto ha feci, e cosí iacere ha ieci e jactus fa adiectus, deiectus ec. Similmente che capere derivi da un antico monosillabo caps si può dedurre dai composti particeps, anceps, auceps ec. Fra’ quali anceps io credo assai piú con Festo che sia derivato dall’antica preposizione amphi, rispondente alla greca ἀμφὶ e troncata in am e quindi in an dalla composizione (nel che tutti convengono), e da caps appartenente a capere, di quello che a caput, come piace ad altri, fra’ quali il Forcellini. Giacché mi pare che risponda letteralmente al greco ἀμφιλαφὴς composto appunto di ἀμφὶ e di λαμβάνω, capio, piuttosto che ad ἀμφικαρηνὸς, come lo spiega il Forcellini, sebbene sia