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(1044-1045) pensieri 363

forza materiale, come quella dei tedeschi, de’ russi ec. Vedi p. 1046.

Tutto ciò verrà forse da altre cagioni, ma forse anche dal loro governo e costituzione politica stata sempre piú simile alle antiche di qualunque altra europea, fino al dí d’oggi ch’é stata appresso a poco adottata da’ francesi, dov’é troppo presto per vederne gli effetti. Ora egli è certo che l’antico è sempre superiore al moderno in quanto spetta alla immaginazione, e che in questa anche gli antichi settentrionali, che cedevano ai meridionali antichi, erano però ben superiori ai meridionali moderni (13 maggio 1821).


*    La rimembranza del piacere si può paragonare alla speranza, e produce appresso a poco gli stessi effetti. Come la speranza, ella piace piú del piacere: è assai piú dolce il ricordarsi del bene (non mai provato, ma che in lontananza sembra di aver provato) che il goderne, come è piú dolce lo sperarlo, perché in lontananza sembra di poterlo gustare. La lontananza giova egualmente all’uomo nell’una e nell’altra situazione; e si può conchiudere che il peggior tempo della vita è quello del piacere o del godimento (13 maggio 1821).  (1045)


*   Chi vuol vedere quanto abbia la natura provveduto alla varietà, consideri quanto l’immaginazione sia piú varia della ragione e come tutti si accordino in ciò che spetta o è fondato su questa, e viceversa. Per esempio, osservi come fossero varie le lingue antiche architettate sul modello della immaginazione, e quanto monotone quelle moderne che piú sono architettate sulla ragione. Osservi come una lingua universale debba esser modellata e regolata in tutto e perfettamente dalla ragione, appunto perché questa è comune a tutti, ed uguale e uniforme in tutti (13 maggio 1821).