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(75-76) pensieri 187

delle qualità che si dimostrano nelle contrarie circostanze, e il rapido passaggio ec. Laddove negli altri climi, la natura trovandosi meno mobile, piú inceppata e dura, il violento difficilmente mostra pacatezza, e l’indolente non divien quasi mai attivo, in somma la qualità dominante domina piú assolutamente e tirannicamente di quello che faccia nel mezzogiorno; dove non perciò si dee credere che manchino le qualità dominanti nel tale e tale individuo, ma che in proporzione lascino piú luogo alle altre qualità, alla varietà loro ec.


*   Il sentimento che si prova alla vista di una campagna o di qualunque altra cosa v’ispiri idee e pensieri vaghi e indefiniti quantunque dilettosissimo, è pur come un diletto che non si può afferrare, e può paragonarsi a quello di chi corra dietro a una farfalla bella e dipinta senza poterla cogliere; e perciò lascia sempre nell’anima un gran desiderio: pur questo è il sommo de’ nostri diletti, e tutto quello ch’è determinato e certo è molto piú lungi dall’appagarci, di questo che per la sua incertezza non ci può mai appagare.


*    (76)La somma felicità possibile dell’uomo in questo mondo è, quando egli vive quietamente nel suo stato con una speranza riposata e certa di un avvenire molto migliore, che per esser certa, e lo stato in cui vive, buono, non lo inquieti e non lo turbi coll’impazienza di goder di questo immaginato bellissimo futuro. Questo divino stato l’ho provato io di 16 e 17 anni per alcuni mesi ad intervalli, trovandomi quietamente occupato negli studi senz’altri disturbi e colla certa e tranquilla speranza di un lietissimo avvenire. E non lo proverò mai piú, perché questa tale speranza, che sola può render l’uomo contento del presente, non