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154 | Proverbi sul cavallo |
parole sul significato delle varie voci: destriero, ronzino, corsiero, palafreno.
Destriero era detto, nei tempi andati, il buon cavallo condotto a mano destra dallo scudiero, acciocchè il cavaliere potesse inforcarlo al momento della battaglia. Ricchi e grossi cavalli, li dice il Varchi, perchè alle barde d’acciaio o di rame, aggiungevasi l’armatura del cavaliere, le mazze e le accette appese agli arcioni ferrati; e con questo peso dovevano i destrieri mostrarsi agili alòla battaglia od alla giostra. Epperò erano con cura serbati a quest’uso.
Ronzino dicevasi un cavallo di poca grandezza, specialmente adoperato da tiro e non di gran pregio.
Corsiero veniva chiamato il cavallo bello, nobile, veloce, e serviva per i viaggi e per il corso; ma perchè anch’esso doveva esser forte e generoso, adoperavasi bene spesso anco in battaglia. Quindi alle volte usavansi le due voci, corsiero e destriero, l’una per l’altra indifferentemente, non però che i più diligenti scrittori non ne facessero distinzione al bisogno.
L’Ariosto infatti scrisse:
Palafreno significava un cavallo grosso e di gran forza, che si adoperava pel tiro, da soma o da comparsa, non da battaglia o da corso. L’Ariosto chiama palafreno il cavallo d’Isabella e quello d’Angelica; ma Rabicano, Brigliadoro, Baiardo sono sempre chiamati corsieri o destrieri, perchè cavalli da corsa e da guerra. La voce palafreno deriva dal barbaro paraveredus, cavallo da posta. Tali cavalli erano, al tempo